sabato 25 ottobre 2008
Crack in Patagonia (parte II)
Strategia corsa: sveglia alle 5.30, colazione e via. Il percorso per Bajo Caracoles e' di 126 km e non voglio pick-up sotto il culo, stavolta. I primi 50 km sono asfaltati (da poco) e si va di gusto. Nell'ultima parte di asfalto noto che a bordo strada ci sono grandi quantita' di pezzi di guanaco, pure teste mozzate! Bracconieri... Poi comincio a vedere anche i guanachi veri! Bellissimi e naturalmente molto diffidenti. Con il ripio inizia anche uno degli spettacoli piu' belli che ho visto da quando sono arrivato in Patagonia: le colline (la Patagonia non e' una pianura, ma un succedersi infinito di colline) si colorano di tutte le sfumature del rosso. Il ventilatore patagonico e' in ritardo e il vento e leggero. Ad un certo punto incontro un cantiere. Il capo dei lavori mi ferma e si ciacola. Gli dico che sono un medico e lui mi dice se mi piacerebbe venire a lavorare in Argentina. Mi dice che quando arrivo a Rio Gallegos lo chiami, mi da' il suo biglietto da visita e mi dice che mi presenta al governatore della provincia di Santa Cruz! Da morir dal ridere. Procedo e decido di non fermarmi a mangiare per sfruttare la presenza di vento moderato. Supero l'estancia Casa de Piera. Sono le 13.29 e ho fatto 81 km. Sogno di pranzare a Bajo Caracoles. Ma la Patagonia e' terra che ti illude e poi ti stronca. Crack. Spezzato uno dei due attacchi del carrello! Cazzo non posso procedere. Mi fermo a bordo pista ma sono consapevole del fatto che oggi non passa nessuno perche' gli operai stradali - essendo lontani da tutto - sono alloggiati in prefabbricati che ho incontrato strada facendo. Dopo un ora passa un auto normale. Guida un fotografo del posto che sta portando dei turisti francesi. Gli carico sopra il borsone del carrello e dietro il carrello richiuso per il trasporto, chiedendo che me lo lascino all'ostello di Bajo Caracoles. Procedo con la sola bici. Becco due tempeste patagoniche (pioggia orizzontale che sulla poca pelle scoperta ha l'effetto di aghi) e un vento a dose doppia (anche quella della mattina). Impiego 5 ore a percorrere 36 km! E quando arrivo (trovo tutto consegnato), mi accorgo che ho anche due raggi tranciati sulla ruota posteriore. Mi sistemo in ostello (una fattoria dalla cui cucina sto scrivendo) e ceno. Domani e' un altro giorno. Pensero' alle soluzioni domani. E vado a letto...