domenica 12 ottobre 2008
Domenica: dopo Sai Baba, Buddha.
Oggi siesta. Abbondante colazione e partenza per il lago Puelo (46 km A/R). Carino, ma ormai sono abituato ai bei laghi. Questi posti meriterebbero sicuramente dei soggiorni di 15 giorni l'uno. Il Cerro Piltriquitron domina sopra El Bolson e sembra il nostro Sella. Torno in ostello. Dove mi avvicina Rio, 65 anni, arrivato in mattinata dal Guatemala. E' separato (sua moglie se n'e' andata in bicicletta con il nuovo compagno - ragion per cui non ama le bici) e vive facendo l'istruttore di meditazione orientale (buddhismo, yoga, tahichi). Ha studiato in importanti monasteri tibetani e ha viaggiato molto (Thailandia, India, Nepal, Guatemala). Ora cerca una casa in affitto a El Bolson). Vede che sto leggendo "Il Grande Sertao". Mi chiede e cominciamo a parlare del Bene e del Male e della visione buddhista del Dolore (oggettivo) e della Sofferenza (soggettivo). Del Destino e della Conoscenza. E della Felicita' come amorevole gestione di tutte le parti del Se'. Domenica, giorno dello spirito... (dopo Sai Baba). Lui mangia solo riso integrale (ma mi spiega che questo non e' buddhismo) e quindi non partecipa alla pizzata di Julian. La serata scorre leggera chiaccherando davanti alla pizza patagonica con birra fatta da un amico dei gestori con l'acqua del ghiacciaio Azul, insieme a Julian, Marcel e una coppia di svedesi (che conoscono due parole di italiano: francobollo e "Buon giorno, principessa!"... indovinare il film)...