giovedì 9 ottobre 2008
Sabbie mobili
Durante la notte Yve, il ragazzo ebreo che dorme in camera con me non solo parla nel sonno (con toni molto spaventati) ma un paio di volte urla di brutto. Rischio l'infarto. In piu' alzataccia alle 6.30, colazione e via. Si sale per 2 ore (28 Km) fino all'incrocio con la strada per il lago Meliquina. All'incrocio mi fermo, anzi mi fermano i militari. Mi interrogano e prendono i miei dati. Mi dicono che per il Paso Cordoba c'e' una salitona (come dire... "sito fora?"). Par strano: Mario mi diceva che non ci sono salitone (pero' diceva anche che faceva un po' di confusione con un'altra strada). Chi vivra' vedra'. Parto sul ripio (so che avro' 67 km di ripio). All'inizio e' molto ghiaioso e per due volte mi infosso. Poi diventa terra battuta e volo per 40 km lungo una strada deliziosa in riva al lago. Perfetto mi dico. Sono praticamente arrivato. Ho energie da vendere grazie alla colazione, al pan carre' e ai biscotti che sto mangiando in brevi soste. E per fortuna! Avevano ragione i militari. Inizia una salita pazzesca: la pendenza e' tale che la ruota anteriore mi si impenna tirata indietro dal carrello e dai 5 litri di acqua nelle taniche. Se sposto il peso dalla sella la ruota posteriore slitta e mi fermo. Non c'e' verso. Arranco ma non mollo. Con il cuore in gola arrivo al Paso Cordoba. Ne vale la pena. Spettacolo fantastico. Mi copro e dopo qualche foto scendo verso la meta (Confluencia). Quando mancano solo 6 km all'arrivo... Sabbie! Il ripio diventa sabbia. Come in spiaggia. Le auto hanno grosse difficolta' ma alla fine ce la fanno. Per me e' impossibile. Andare con due ruote sulla sabbia e' impossibile. Andare con tre meno che meno. Mi tocca trascinare i miei 70 kg di carico (66 + acqua), affondando con le gambe fino a sopra la caviglia. Mi riempio di sabbia ma ce la faccio. Arrivo all'albergo. E... sorpresa! E' chiuso per manutenzione. Addio doccia. Non ci sono alberghi fino a Bariloche (66 km di distanza), ho due ore di luce e 97 km duri nelle gambe. Provo a procedere piu' velocemente posibile ma alle 19 mi fermo. Monto la tenda in una bella piazzola nel Valle Encantado in riva al Rio Limay. Mi lavo in parte con l'acqua del fiume (ma ci sono 8 gradi), in parte provo i guanti per detergere i malati allettti (pensavo meglio). Poi mi cucino una busta di fusilli ai funghi (la pasta in busta qui non sa di niente). E mi infilo nel sacco a pelo...