Ed eccoli qui i 33 anni. Cristo aveva gia' salvato il mondo alla mia eta'. Sono maledettamente in ritardo!
Oggi Perito Moreno, il ghiacciaio piu' famoso della Patagonia. E anche il piu' turistico. Per arrivarci si subisce lo strozzinaggio delle agenzie di trasporto. Lungo gli 80 km che lo separano da El Calafate una colonna di autobus trasporta orde di turisti attrezzati tipo rambo: macchina fotografica digitale, macchina fotografica ottica, telecamera, cavalletto e superbinocolo. Non hanno tempo di guardare il ghiacciaio... devono fotografarlo! Il Perito e' un ghiacciaio che si affaccia su un grande lago (un braccio del Lago Argentino): e' maestoso e gli si puo' arrivare a poche centinaia di metri di distanza da dove si ammirano i crolli di alcune parti frontali nel lago con grandiosi boati... Nel pomeriggio torno in paese, ma la bicicletteria e' chiusa e non riesco neppure a chiedere se mi possono montare in extrremis una catena (il che era comunque improbabile, ma magari mi faceva usare i suoi arnesi e me la montavo io, visto che i miei sono a 600 km da qui con il resto del carico). Da quando sono in Patagonia ho pensato piu' a risolvere i problemi che la bici mi ha dato che non a vedere le cose da vedere. In serata vado al Tenedor Libre: un ristorante in cui si mangia asado "as much as you can" e pero', se lasci qualcosa nel piatto, paghi doppio! Faccio a gara con un giapponese magrolino e solitario anche lui. Mi da' la polvere: 5-3 sui piatti di carne e 4-2 sui dolci... E esce anche prima di me...